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poco se ne sa. Nacque tra il 1626 e il 1640. Fu cavaliere dell'ordine di S. Giovanni. Dal 1656 al 1674 pubblicò molte commedie: viveva ancora nel 1684: l'anno di sua morte s' ignora. Come scrittore ha molti pregi: elegante, forse troppo, e signorile nella diçitura e spezzatura del verso, felice nell'uso del gracioso, tipo tra l'arguto e il bonario che in niuna commedia spagnuola doveva mancare. Ma è pomposo e affettato, va a caccia d'antitesi e di termini scelti, eper questo suo culteranismo è forse uno dei corruttori del teatro spagnuolo. Assai meno famosa del Honrador de su Padre ma, a mio giudicio, non meno pregevole per eleganza di stile e per vivacità d'azione è la commedia del Diamante: El Cerco de Zamora, di cui riporto una scena.

Degli altri due autori delle cui commedie sul Cid ho scelto un brano, quasi nulla sappiamo. Don Fernando de Zárate appartiene alla seconda metà del secolo xvII, e lo s'induce da che le sue commedie, circa una trentina, furono tutte pubblicate dal 1660 al 1678. È buono e vigoroso scrittore, ma troppo poco conosciuto. 1) Di Francesco Polo non resta che il nome e

1) Eccone una prova: la signora MICHAELIS nel suo pregiato Romancero del Cid pose in appendice una lunga poesia d'ottonarii « para muestra del género de romances verdaderamente populares que aun hoy dia en Andalucía venden y cantan en las calles los ciegos y que circulan entre la gente vulgar. » Questo preteso romance popolare, stampato e mandato alla dotta signora come pliego suelto, non è che la scena tra il re e il Cid della commedia del ZARATE, che io pure ri

questa sola commedia che non lo mette certo fra le glorie del teatro spagnolo. Fu pubblicata per la prima volta nel 1655.1)

Per far conoscere in tutti i suoi aspetti l' arte drammatica castigliana ho voluto riportare una scena d'una commedia burlesca e una d'una commedia di disparates. Se i frizzi della prima e gli spropositi della seconda non parranno di buon gusto nè di buona lega si pensi che nulla col mutar dei tempi muta più presto e più radicalmente che il senso del comico e dello scherzo; ciò che faceva ridere i nostri vecchi lascia noi freddi e annoiati. I due autori, Geronimo Càncer (1600?-1655) e Luis Velez de Guevara (1570-1644) appartengono al miglior periodo e sono, specialmente il secondo, tra i più lodati del teatro drammatico di Spagna. 2)

produco da due edizioni antiche: stampata, s' intende, con sapientissime varianti. Un altro caso simile, che non occorre riferire, mi fa sospettare che, almeno in parte, questa abbondante produzione di romances nuovi non sia che un vituperoso saccheggio di commedie vecchie. Del che non è vergogna per gli stranieri il non accorgersi.

1) Parte veinte y tres de Comedias nuevas escritas por los mejores Ingenios de España. Madrid, JOSEPH FERNANDEZ DE BUENDIA.

2) Qualche studioso riuscirà a trovare le seguenti commedie che trattano del Cid: io non le potei rintracciare: Anonimo, El Cid (mojiganga ms. inedita) - Anonimo, Conquista de Valencia por el Cid ALFONSO HURTADO DE VELARDE, Comedia del Cid, D.a Sol y D.a Elvira (inedita?) DE LAVIANO, Afrenta del Cid vengada

MANUEL FERMIN TIRSO DE MOLINA

Prosatori. Francisco Santos fu il più rinomato tra i novellieri della fine del secolo XVII. Nacque a Madrid: ivi pure mori nell'anno 1700. Dal 1663 al 1697 egli pubblicò sparsamente sedici volumi tra in versi e in prosa. L'edizione di Madrid 1723 in quattro volumi è completa ma cattiva. La Verità sul cavalletto e il Cid risuscitato non è una novella, è piuttosto una visione morale e satirica nella quale sfilano sul ponte del mondo una quantità di personaggi più o meno acerbamente maltrattati dall'autore. Il Cid assiste alla sfilata e si adira ogni tratto per le dicerie sul conto suo, confutandole con argomenti storici, ricavati dal libro del Sandoval (Cinco reyes, ed. 1615). Non credo che sia tra le migliori scritture del Santos; se così fosse non mi spiegherei facilmente la fama di cui godè presso i contemporanei. 1)

(GABRIEL TELLEZ), El cobarde mas valiente (forse è un 2o titolo della comm. di Tirso, Conquista de Valencia) JUAN DE LA CUEVA, Cerco de Zamora MORETO? CANCER? Travesuras del Cid, burlesca.

Anche le seguenti si riferiscono ai tempi del Cid, ed è probabile che egli vi entri come attore: Anonimo, Los condes de Carrion Id., Fernando el Magno en Castilla Id., El juramento complido (forse non è che: Alfonso el de la mano, есс. del GUEVARA) Id., Rey D. Alfonso y conq. de Toledo QUIRÒS, El cerco de Zamora, burlesca.

1) Da F. SANTOS al TRUEBA l'intervallo è grande assai; ma, oltrechè volli dar minore importanza alle opere moderne, io non potevo tener conto di opere come quelle del QUINTANA e del MALO DE MOLINA scritte con intento storico-critico e non letterario.

Antonio de Trueba, 1) uno dei più popolari scrittori viventi di Spagna, ha ripreso a narrare in buon stile moderno, seguendo il romancero e le croniche, le gesta del Cid. Nato a Montellano in Biscaglia nel 1819, si recó a Madrid a 15 anni. Cominciò le sue pubblicazioni nel 1851 col Cid Campeador, cui seguì non molto dopo l'altro volumetto Las hijas del Cid. Il glorioso nome dell'eroe gli fu auspice di una ben meritata fortuna; il Trueba servi costantemente il suo paese con la penna e con l'ingegno, ed ora gliene è premio la reverenza e l'affetto universale, di cui gli auguriamo abbia ancora a godere per lunghi anni. Con tal voto ci piace abbiano a finire queste poche pagine dedicate al nome di Rodrigo Diaz di Bivar..

1) Da alcuni cenni autobiografici nel numero 30 gennaio 1889 della Ilustracion española y americana.

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