INDICE DEI NOMI PROPRI ABIB BUBADE. Vedi: Fernan Gonzalez. ALBAR ALBAREZ. Le croniche non ricordano che il nome di questo guerriero del Cid. ALBAR DIAZ. - Ricordato come nemico del Cid anche dalla Cron. del Cid, cap. 225. ALBAR FAÑEZ MINAYA. - È da distinguere la storia dalla leggenda. Fu abile cortigiano e valoroso guerriero; il suo coraggio è celebrato nella cron. latina di Almeria (a. 1147). Non fu compagno del Cid; egli anzi fu sempre benveduto alla corte di Alfonso VI; fu il difensore di Toledo contro i mori nel 1110-13. Scampato tante volte ai mori, cadde nel 1114 sotto i pugnali castigliani, vittima delle sanguinose discordie che sconvolsero la Spagna dopo la m. di Alfonso VI. La leggenda ne ha fatto il più fido compagno del Cid e suo cugino. Il nome di Mynaya non è di facile spiegazione: si è detto venga dal b. lat. minare = ducere. ALBAR RODRIGUES, signore delle Asturie. - Non mi par dubbio che la Cr. rimada alluda qui al Rudericus Alvarus che ebbe molte città asturiane, padre della madre del Cid; ricordato dalla Gesta Roderici. ALCOÇER (anche: ALCOLÇER). - D.-H. dice che era qualche lega al S. di Calatayud; probabilmente voleva dire al N. Sulla riva destra del fiume Salon, circa 20 kilom. dal suo confluente nell' Ebro. ALFONSO VI. - Alla morte del padre Fernando I nel 1065 ebbe il regno di Leon. Vinto a Golpejar presso Carrion dal fratello Sancho II di Castiglia (1071) fu fatto prigione (v. il brano dell' Ayllon), Messo in un chiostro, fuggì a Toledo presso l'emiro Al-Mamun. Tornò dopo la morte del fratello nel 1072 (v. Sancho II). Regnò fino al 1108. Acquistò sui Mori Toledo e altre terre. Esiliò il Cid o per la turbolenza di questi o per malignità di sussurrones (Gesta Rod.) che forse erano feudatari francesi, i quali Alfonso protesse e sparse in tutta Spagna. ALMANZOR. Vedi: Fernan Gonzalez. ALMENAR. - Sul mare, prov. di Valenza, 5 leghe al N. di Murviedro, 20 da Valenza. ALUCANT (anche: ALUCAD). - D.-H. dice che probabilmente era nella sierra tra Aragona e Navarra. Nella General è detto Aloca; nella Cr. del Cid: Alocael. Credo si tratti di Alcuela (anche Acocla) sulla destra del rio Cinca a 10 leghe circa, N., del suo confluente nell' Ebro. La forma Alucad è un errore per Alucael o Alucal; peggiore ancora è Alucant. Certo non è da pensare ad Alicante. ANRICH (anche: ARRICH), don A. giudice tra il Cid ei Carrion. - Le Cron. gen. e del Cid, dicono che i giudici furono sei; ma tra essi non c'è alcun Enrico (a meno non sia Rodrigo de Girones): il Poema allude forse a Enrico genero del re (v. Remond). ANTOLINEZ. - V. Martin. ARIAS GONÇALO. - Le croniche dicono che A. G. fu aio dell' infanta Urraca figlia di Fernando I. Difese Zamora contro Sancho II; quando questi fu ucciso sotto le mura della città da Bellido Dolfos (a. 1072), Diego Ordoñez di Lara sfidò come traditori i Zamorani; campioni di Zamora furono i 5 figli di Arias. (Sul reto de Zamora, v. R. il Cid C. p. 122-26). ARLANÇON. - Piccola città sul rio dello stesso nome, circa 5 leghe S.-E. da Burgos. Il rio A. si getta nell' Arlanza; questa nel Pisuerga e questo nel Duero poco al S. di Valladolid. ASPA. - Aspe, in val d'Aspe sul f. Alcren in Bearn; vicina alla famosa Roncisvalle. ASUR GONÇALEZ. - Nella Crg. Suer, del Cid: Suero. Era, secondo le croniche, zio paterno degli infanti di Carrion. Secondo Berganza I. 512-22, è personaggio storico: firmò una donazione al convento di Aguilas. V. Carrion. BARÇILONA. - Barcellona. V. Remont. BABIECA, BAVIECA. It. bava, bavoso; propriamente: che fa schiuma; forse da ciò il nome del cavallo. La storiella delle croniche (v. R. il Cid, p. 85) è per spiegare il nome. BELLAR conde. - Pare un personaggio fantastico; nel ciclo del Cid troviamo però un conte don Vela (gen. que pobró á Salamanca, del Cid: señor dela costa?) tra i sei giudici delle Cortes di Toledo. BELLIDO DOLFOS. Uccisore di Sancho II, il 7 ottobre 1072, mentre Sancho assediava Zamora. Sandoval dice che il suo vero nome è. Heliel Alfons. La Gesta non lo nomina; le croniche e i romances lo han fatto figlio e nipote di traditori; il vero è che di lui non si sa che il nome e il misfatto. (V. Milá, 262 - Dozy, II, 107 - R. 122). BERMUDO. - Questo cortigiano di Alfonso VI, deve essere inventato dal Zárate. BIVAR. - A 12 kilom. da Burgos, al N.-E. È certo che la fami glia del Cid sorse ivi; la Gesta dice che suo padre (v. Diego L.) ingrandì il dominio sul rio Overnia (v. Riodovirna) che è lì vicino. BORRIANA. - Sulla costa del Mediterraneo, 20 leghe circa al Nord di Valenza. È nominata anche nel Poema del Cid, νν. 1093, 1110. BOVIERCA. - A due leghe O. da Calatayud, sul rio Salon. BUCAR. - Secondo le croniche è figlio di Miramamolin re del Marocco, fratello di Yucef. Venne due volte contro il Cid; la prima fu vinto dal Cid presso Valenza: la seconda dal cadavere del Cid legato sopra Babieca (v. Commedia di Liñan). La prima battaglia è storica; ma il nome del generale arabo è Ben-Ayicha; (Dozy, II, 188) peraltro alcuni autori e le croniche confusero costui col generale Abi-Becr donde Bucar (ib. App. 30). La seconda è un'invenzione. BURGOS. Capitale della Vecchia Castiglia. CABRA. - II D.-H. crede si tratti di Castel-de-Cabra in provincia di Teruel. È un errore; le croniche (Gen. 297, del Cid, cap. IX) accennano a Cabra in Andalusia, a metà strada tra Cordova e Loxa. Di più è certo che il conte Garcia Ordoñez era al servizio di Abdallah di Granata e fu vinto e preso in Cabra dal Cid messaggero di Alfonso VI (Dozy, II, 109). Dopo tre giorni di prigionia, fu rilasciato. Anche la Gesta ha per disteso questo racconto. CALATAYUD. Al confluente del rio Xiloca col rio Salon: circa 20 leghe O.-S.-O. da Saragozza. CALAHORRA. A destra dell' Ebro, 10 leghe N.-0. da Tudela. La contesa per Calahorra tra Fernando di Castiglia e Ramiro d'Aragona non è storica. Calahorra era di Garcia di Navarra, nè si capisce come potessero disputarsela Castiglia e Aragona. Sul campione aragonese v. Martin Gonz. |