Vita di Vittorio Alfieri da Asti, Volúmenes1-2Ciardetti, 1822 - 539 páginas |
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Términos y frases comunes
affetti alcuni Alfieri allora Alsazia amico amore anco ancorchè andava assai Asti avea avendo aves avessi avrei buon Caluso CAPITOLO capo casa cavalli certo ch'egli ch'io chè circa Cleopatra codesta compagnia Cumiana cuore d'ogni dolore Donna dovea ebbi erano essendo età feci Firenze francese giorno gran greco ISMENE JUNIOR UNIVERSITY Kehl l'amico l'avea LACHESI lasciato leggere LELAND LELAND STANFORD lettera letto libero LIBRARIES lingua Londra mattina mente mesi mezzo nessuna nulla nuovo occhi Olanda oncia oramai ORGANIZED paese Parigi passo pensare Perpignano Piemonte Pindaro Plutarco pochi poco poeti Polinice potea poteva prosa punto pur troppo quattro quei quell'anno ragione rime ritrovarmi riusciva sapeva scrivere sentiva signora simo sino soggiorno somma sonetto stampa STANFORD JUNIOR STANFORD UNIVERSITY stava stesi studio Torino tornare Toscana tosto traduzioni tragedie tragico trovava vedere veniva venne vergogna vero verseggiare verso viaggio villa vista VITTORIO ALFIERI volli voluto ZEUSIPPO
Pasajes populares
Página 178 - Ma non possedendo io allora nessuna lingua, e non mi sognando neppure di dovere né poter mai scrivere nessuna cosa né in prosa né in versi, io mi contentava di ruminar fra me stesso, e di piangere alle volte dirottamente senza saper di che, e nello stesso modo di ridere: due cose che, se non sono poi seguitate da scritto nessuno, son tenute per mera pazzia, e lo sono; se partoriscono scritti, si chiamano poesia, e lo sono.
Página 9 - ... fabbricando nella fantasia. E spesso andava interrogando me stesso: Or, perché mai questa nostra divina lingua, si maschia anco ed energica e feroce in bocca di Dante, dovrà ella farsi così sbiadata ed eunuca nel dialogo tragico?
Página 129 - All'udire certi gran tratti di quei sommi uomini, spessissimo io balzava in piedi agitatissimo, e fuori di me, e lagrime di dolore e di rabbia mi scaturivano dal vedermi nato in Piemonte ed in tempi e governi ove niuna alta cosa non si poteva né fare né dire, ed inutilmente appena forse ella si poteva sentire e pensare.
Página 128 - Rousseau; più volte mi ci provai; ma benché io fossi di un carattere per natura appassionatissimo, e che mi trovassi allora fortemente innamorato, io trovava in quel libro tanta maniera, tanta ricercatezza, tanta affettazione di sentimento, e sì poco sentire, tanto calor comandato di capo , e sì gran freddezza di cuore , che mai non mi venne fatto di poterne terminare il primo volume.
Página 134 - All'entrare negli stati del gran Federico, che mi parvero la continuazione di un solo corpo di guardia, mi sentii raddoppiare e triplicare l'orrore per quell'infame mestier militare, infamissima e sola base dell'autorità arbitraria, che sempre è il necessario frutto di tante migliaja di assoldati satelliti.
Página 11 - ... ma nel tempo stesso mi giovò non poco la utile e sana influenza di essa, per non contaminare poi mai in nulla la nobiltà dell'arte ch'io professava. Il nascere agiato, mi fece e libero e puro; né mi lasciò servire ad altri che al vero. L'onestà poi de' parenti fece sì, che non ho dovuto mai arrossire dell'esser io Nobile.
Página 114 - ... e così fra quelle due immensità abbellite anche molto dai raggi del sole che si tuffava nell'onde, io mi passava un'ora di delizie fantasticando...
Página 113 - ... e mi parve che toccantissima ed originalissima tragedia potrebbe riuscire, ogni qual volta potesse venir fatto all'autore di maneggiarla in tal modo che lo spettatore scoprisse da sé stesso a poco a poco tutte le orribili tempeste del cuore infuocato ad un tempo e purissimo della più assai infelice che non colpevole Mirra...
Página 6 - Subito mi accinsi a tradurre o ridurre in prosa e frase italiana quel Filippo e quel Polinice, nati in veste spuria. Ma, per quanto mi ci arrovellassi...