Nuovo saggio sull'origine delle idee, Volumen2

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P. Bertolotti, 1876
 

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Página 521 - E de' primi appetibili l' affetto, Che sono in voi, sì come studio in ape Di far lo mele : e questa prima voglia Merto di lode, o di biasmo non cape. Or perché a questa ogni altra si raccoglia, Innata v' è la virtù, che consiglia, E dell'.
Página 143 - Perché , appressando sé al suo disire , Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memoria non può ire. Veramente quant' io del regno santo Nella mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del mio canto.
Página 408 - ... nome generale fuoco, siano una moltitudine di corpicelli minimi, in tal e tal modo figurati, mossi con tanta e tanta velocità; li quali, incontrando il nostro corpo, lo penetrino...
Página 148 - ... nostri sentimenti. Anzi l'essere ideale, Videa, è un'entità verissima e nobilissima; e noi abbiam veduto di quai sublimi caratteri ella vada fornita. Vero è che non si può definire; ma si può analizzare, o dire di essa quello che sperimentiamo, cioè che è il lume dello spirito. Che può esser più chiaro del lume? Spento questo lume, non si trovan che tenebre.
Página 408 - ... grandezze, figure, moltitudini e movimenti tardi o veloci, io non lo credo; e stimo che, tolti via gli orecchi le lingue ei nasi, restino bene le figure i numeri ei moti, ma non già gli odori né i sapori né i suoni, li quali fuor dell'animal vivente non credo che sieno altro che nomi, come a punto altro che nome non è il solletico e la titillazione, rimosse l'ascelle e la pelle intorno al naso.
Página 285 - Dunque l'attività di quel sentimento fondamentale in noi è una, sempre la medesima, sempre vigile e attuata a sentire lo stato, qualunque egli sia, del corpo nostro sensitivo. Tutte le immutazioni dunque che avvengono negli organi corporali, si devono da noi percepire pur con quell'atto del sentimento fondamentale e primitivo: e l'atto della modificazione del sentimento all'occasione delle mutazioni che nascono nel corpo, costituisce il primo di que...
Página 292 - ... stato, per quanto è possibile, anteriore a tutte le sensazioni ricevute; io dico che soprastà in me tuttavia un sentimento vitale di tutto il mio corpo. Dal qual concetto apparisce, che sebbene quel sentimento esista, dee essere nondimeno assai difficile a poterlo ora riconoscere e fermare: che noi non sogliamo badare a nulla di ciò che è in noi. se non per occasione d'una mutazione che proviamo : e dove nessuna mutazione avvenga, ivi nessuna avvertenza, nessun confronto, nessuna riflessione.
Página 27 - ... che perciò solo dicesi la più astratta di tutte le idee : tolta via la quale. ogni altra idea e pensiero ci è reso impossibile: mentre ella soprastà nella mente, anche tutta sola e nuda come la si giunge a contemplare a forza di quelle astrazioni. Dunque ella non ha bisogno d'altro per essere intuita, è intuibile e conoscibile per se stessa.
Página 256 - ... assolutamente inutile, che il globo fosse capace di conoscere; da questa capacità non ne risulterebbe alcun atto di conoscenza, o per lo meno sarebbero atti di conoscenza molto diversi da quelli, che noi sperimentiamo, poiché i nostri ci rappresentano un albero intero, un intiero cavallo.
Página 408 - Ma che ne' corpi esterni, per eccitare in noi i sapori, gli odori ei suoni, si richiegga altro che grandezze, figure, moltitudini e movimenti tardi o veloci, io non lo credo ; e stimo che, tolti via gli orecchi le lingue ei nasi, restino bene le figure i numeri ei moti, ma non già gli odori né i sapori né i suoni, li quali fuor...

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